Dedicato alla saga di Teseo, Arianna e del Minotauro, Sono Stato è una riflessione sulla figura dell'eroe e del potere nel mondo contemporaneo. In questo lavoro, di cui Castellana ha curato ideazione e drammaturgia per l'Accademia degli Artefatti, ci si confronta con lo scomparsa del testo, del personaggio, dell'attore e del tempo, elementi chiave del teatro. In questa rappresentazione dell'esplosione e della disgregazione, Teseo, eroe negativo, affronta un progressivo cammino a ritroso nel tempo dalla sua morte alla sua nascita, che lo porterà a espellere tutto di sé sia come corpo sia come personaggio. Ossa, liquidi, parole fuoriescono dal Teseo, trasformando il suo corpo in un grottesco personaggio ai limiti dell'afasia. Il titolo dello spettacolo si riferisce allo "stato" come forma di governo (Teseo introduce la democrazia ad Atene), allo "stato" come fase di trasformazione della materia (dal solido al gassoso) e all'"essere stato" come fase esistenziale della scomparsa e della morte. Questi tre significati della parola sono i vettori cronologici e di senso che informano lo spettacolo.
Una riflessione sull'afasia del mondo contemporaneo, disseminata di corpi che stanno sul palco come nell'allucinazione di una body art priva di catarsi.

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