Senza sottotitoli - Ommage a Mamma Roma (2009)
a cura di
Bruno Di Marino
per “Three Projects”, a cura di
Claudio Libero Pisano,
Ciac - Centro Internazionale per l'Arte Contemporanea, Castello Colonna di Genazzano
Disegni finali
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“Se il sogno delle avanguardie era quello di dare movimento all’immagine pittorica, con un paradossale rovesciamento Elio Castellana è interessato esattamente al processo opposto. Tentare, disperatamente, di congelare, di fissare con il disegno il flusso temporale delle immagini in movimento. Così sulle inquadrature rallentate di Mamma Roma, secondo lungometraggio di Pier Paolo Pasolini, ridotte a singoli frame e proiettate su una superficie bianca, il regista-performer lavora di ricalco con inchiostri, carboncini, matite. Ma le sequenze cambiano, incalzano, rendono il procedimento di Castellana quasi vano. La complessa configurazione di un’immagine non può essere colta pienamente e integralmente. Il tempo non può essere tradotto in spazio.”
Dal testo critico di
Bruno Di Marino
“Nel camouflage pittorico-compositivo (l’artista…) sovrappone e moltiplica, confonde e riporta per associazioni o discordanze i rapporti semiologici tra le immagini, creando spesso cortocircuiti visivi, ma anche veri e propri dialoghi o racconti.”
Carmelo Cipriani, dal catalogo Open Space 2, incursioni figurative, A cura di
Fabio De Chirico e
Carmelo Cipriani, Gangemi Ed. (2014)
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