Elio Castellana (Brindisi, 1971) artista visivo e fotografo, ha studiato psicologia e comunicazione all’università di Roma, ha lavorato per un decennio nell’ambiente della sperimentazione teatrale e si è perfezionato presso la Scuola Romana di Fotografia. Opera da sempre sul confine fra realtà e finzione, fra trascendenza e realismo, utilizzando diversi media, dall’installazione, al video, alla performance, alla fotografia. La sua esperienza come performer teatrale, regista cinematografico e come psicologo sociale lo portano a utilizzare strumenti concettuali quali la giustapposizione di elementi incoerenti, la sospensione dell’incredulità, e il ribaltamento del senso comune come chiavi per indagare le tensioni spirituali e i paradossi che permeano l’immaginario visivo contemporaneo, con un focus specifico su temi come l’identità, la memoria, la morte, la sessualità, il sacro e la natura dell’immagine. Più recentemente la fotografia è diventata un mezzo privilegiato nel suo percorso artistico teso, rispetto al mezzo usato, a scardinare la natura documentaristica o puramente concettuale del linguaggio fotografico, sviscerandone gli aspetti più squisitamente poetici o pittorici, e concependo l’atto fotografico come un gesto performativo di cui l’immagine è soltanto la traccia finale, spesso integrata con altri media artistici. Nel tempo si confronta con artisti e performer, collaborando e partecipando a lavori linguisticamente diversi e articolati (Luigi Ontani, Marcello Maloberti, Zimmerfrei, MK fra gli altri). Le sue opere sono state ospiti in sedi istituzionali e non, come palazzo delle esposizioni (Roma), teatro Franco Parenti (Milano), teatro India (Roma), Istituto svizzero di cultura (Roma), Accademia di Romania (Roma), Accademia di Ungheria (Roma), Museo Nazionale di Cosenza, Fondazione Rocca di Vignola (MO), gallerie private, luoghi d’arte non convenzionali come il Maam e il Forte Prenestino di Roma e in vari festival cinematografici; alcuni dei suoi video sono stati prodotti e trasmessi da Sky Cinema Italia. Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali. Fra i suoi impegni più importanti ricordiamo “Open Space 2” presso la Galleria Nazionale di Cosenza, “It will take a Miracle to forget” per ill Maam di Roma, “Artsiders” presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, ”Una memoria di Pietra” , video-mapping realizzato per la Fondazione Rocca di Vignola, “Ostrale ’15” a Dresda (Germania), l’installazione “In nomine” presso la galleria Spazio y a Roma, “Ad un tratto e per sempre” presso Galleria Interno 14 di Roma, la residenza internazionale BoCs di Cosenza e quella al Macro Asilo nel Museo Macro di Roma. Ancora vale la pena ricordare la sua ultima personale “Lungo qual tratto di costa”, presso Galleria Gallerati di Roma, l’installazione site-specific “Traslazione Adriatica” per la home-gallery 16Civico di Pescara e il nuovo progetto “Storie degli ultimi giorni”, presentato in anteprima ad Angolo Cottura, nello studio di Igino De Luca. Vive e lavora fra Roma e Brindisi.